‘Aeroponic’ – root systems nourished by air – Acts is the name given to the nomadic Dutch Art Institute’s final Kitchen presentations. Each participant addresses one question, as a practice of engagement.

Soft caverns open endlessly and close

Adriana A. Leanza's question: Isn’t it all in constant motion?

Adriana's introduction: A publishing house in Palermo, a {fictional} anthology of microscopical interest. Yeasts fermenting in a beech wood container called maidda, like infinite drops inside a cave. Vibrant choreographies of migratory nature and secular gestures of transmissions. Bread-making never was an individual culinary practice, nor an unaccountable one. This ritual, intra-haptic. This motion, constant.

In italiano: 

TITOLO: Le morbide caverne si aprono all'infinito e si chiudono

DOMANDA: Non è forse tutto in costante movimento?

Una casa editrice di Palermo, un'antologia {immaginaria} di interesse microscopico. Lieviti che fermentano in un contenitore di legno di faggio chiamato maidda, come infinite gocce all'interno di una grotta. Vibranti coreografie di natura migratoria e gesti secolari di trasmissione. La panificazione non è mai stata una pratica culinaria individuale, né una pratica non rendicontabile. Questo rituale, intra-aptico. Questo movimento, costante.

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